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irrigazione:coefficiente_di_variazione_tecnologico

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Qualità dell'erogatore

Il funzionamento di un apparecchio erogatore dipende dalla sua struttura e dal metodo con il quale regola il flusso dell'acqua. Oltre alle caratteristiche progettuali, il funzionamento degli erogatori è fortemente influenzato dalla qualità e dalla consistenza dei materiali impiegati nella loro fabbricazione. Le prestazioni dell'erogatore sono valutate misurando le portate reali di un campione rappresentativo di erogatori in corrispondenza della pressione e della temperatura nominali.

Nel caso ideale, tutti gli erogatori del campione dovrebbero avere esattamente la stessa portata, e tale portata dovrebbe essere esattamente uguale alla portata nominale indicata dal fabbricante in realtà, la portata dei singoli erogatori varierà dall'uno all'altro sino ad un certo grado, e la portata media misurata varierà in un certo qual modo dalla portata nominale a causa delle imperfezioni che si determinano durante i processi di fabbricazione.

Tali processi non consentono infatti una perfetta omogeneità tra gli erogatori prodotti a causa di difetti nella calibrazione delle luci; le differenze sono imputabili alla qualità dei materiali, alle tecniche costruttive utilizzate e in particolare alle variazioni di pressione e temperatura durante i processi produttivi e alla modalità di raffreddamento, all’usura ed alla scarsa manutenzione degli stampi [Solomon, 1979].

Esistono dunque molte variabili che possono produrre dei difetti nella fabbricazione degli erogatori, quali per esempio il tipo di resina utilizzata, differenze tra le mescole plastiche che variano nelle diverse formulazioni, temperature ambientali, materiale dello stampo, età ed usura degli iniettori e dello stampo, la messa a punto dello stampo, e così via. Queste variabili determinano la qualità del prodotto finito, e di conseguenza la portata reale erogata dagli apparecchi.

La variazione tra i singoli erogatori viene misurata con un valore detto coefficiente di variazione Cv, e con la differenza tra la portata reale media e la portata nominale e misurata con un valore detto deviazione dalla portata media, cioè Qd. Sia la deviazione della portata media (Qd), che il coefficiente di variazione (Cv) sono dati che indicano quanto accuratamente siano prodotti gli erogatori.

Coefficiente di variazione

II coefficiente di variazione tecnologico CVT o più semplicemente Cv è una misura statistica della qualità dell'erogatore e che esprime la variazione di portata degli erogatori del campione come percentuale della portata media. Il Cv viene calcolato dividendo la deviazione standard delle portate di un campione di erogatori per la portata media, cioè:

dove σ è la deviazione standard e μ è la portata media.

Deviazione della portata media

La deviazione dalla portata media (Qd) è la differenza percentuale tra la portata nominale e la portata media reale, cioè la portata media che è stata misurata sperimentalmente utilizzando un campione rappresentativo di erogatori. La portata nominale Qn viene indicata dal produttore per una certa temperatura ed una pressione specifica, e la Q media è semplicemente la somma delle portate misurate (Qi) divisa per il numero degli erogatori (n) sottoposti all'esame.

Perciò, Qd si ottiene da:

La portata media per un campione di erogatori dovrebbe coincidere con la portata nominale Qr specificata dal produttore alla temperatura ed alla pressione nominale. Se la portata media è considerevolmente superiore od inferiore alla portata nominale in base alla quale un impianto d'irrigazione è stato progettato, si avranno degli effetti considerevoli sulle portate e sulle prestazioni dell'impianto.

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