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Per ottenere il massimo beneficio agronomico dall’irrigazione è assolutamente necessario che l’acqua distribuita raggiunga uniformemente le piante presenti in coltura. In caso contrario il diverso grado di umidità presente nel terreno può portare a situazioni di stress idrico in certe parti del campo e ad eccesso di umidità in altre e, quindi, a diverse condizioni di crescita tra le piante, molto negative ai fini produttivi: | Per ottenere il massimo beneficio agronomico dall’irrigazione è assolutamente necessario che l’acqua distribuita raggiunga uniformemente le piante presenti in coltura. In caso contrario il diverso grado di umidità presente nel terreno può portare a situazioni di stress idrico in certe parti del campo e ad eccesso di umidità in altre e, quindi, a diverse condizioni di crescita tra le piante, molto negative ai fini produttivi: | ||
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La “precision irrigation” ottenuta attraverso la migliore progettazione non è solo un obiettivo puramente teorico, ma un’azione che comporta riflessi importanti e innegabili da un punto di vista pratico, che coinvolge tanto l’agricoltore e la relativa produzione agricola (per il principio della “buona pratica agricola”) quanto il tecnico che installa un impianto. L’agricoltura moderna è sempre più orientata verso il raggiungimento di obiettivi di qualità, di riduzione dell’impatto ambientale e di omogeneità di distribuzione dell’acqua e dei fertilizzanti. In particolare tanto più la qualità e la quantità della produzione comporta grosse variazione della redditività dell’azienda agricola tanto maggiore sarà l’attenzione verso questi aspetti tecnici. | La “precision irrigation” ottenuta attraverso la migliore progettazione non è solo un obiettivo puramente teorico, ma un’azione che comporta riflessi importanti e innegabili da un punto di vista pratico, che coinvolge tanto l’agricoltore e la relativa produzione agricola (per il principio della “buona pratica agricola”) quanto il tecnico che installa un impianto. L’agricoltura moderna è sempre più orientata verso il raggiungimento di obiettivi di qualità, di riduzione dell’impatto ambientale e di omogeneità di distribuzione dell’acqua e dei fertilizzanti. In particolare tanto più la qualità e la quantità della produzione comporta grosse variazione della redditività dell’azienda agricola tanto maggiore sarà l’attenzione verso questi aspetti tecnici. | ||
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Da uno studio effettuato in Emilia Romagna su 7708 aziende coltivate a frutteti irrigati a goccia od a spruzzo differenze di portata determinano eccessi o carenze idriche individuali su ogni pianta portano a rese e qualità dei prodotti ridotte ed a notevoli problemi di uniformità di sviluppo e di scarsa contemporaneità di maturazione tra le piante del frutteto. Problemi ancora più accentuati si verificano nei frutteti fertirrigati: tali differenze provocano l’eterogeneità delle dosi di nutrienti distribuite su ogni pianta, con ancora maggiori problemi produttivi e qualitativi, di rilascio di nutrienti e di disomogeneità tra le piante del frutteto. | Da uno studio effettuato in Emilia Romagna su 7708 aziende coltivate a frutteti irrigati a goccia od a spruzzo differenze di portata determinano eccessi o carenze idriche individuali su ogni pianta portano a rese e qualità dei prodotti ridotte ed a notevoli problemi di uniformità di sviluppo e di scarsa contemporaneità di maturazione tra le piante del frutteto. Problemi ancora più accentuati si verificano nei frutteti fertirrigati: tali differenze provocano l’eterogeneità delle dosi di nutrienti distribuite su ogni pianta, con ancora maggiori problemi produttivi e qualitativi, di rilascio di nutrienti e di disomogeneità tra le piante del frutteto. | ||
E’ stata condotta una ricerca sperimentale dal CER (consorzio di bonifica del canale emiliano romagnolo) sia su colture orticole che su colture arboree: a titolo esemplificativo, l’esperienza condotta dal CER su melo “cooper” dimostra chiaramente il decremento della P.L.V. (prodotto lordo vendibile) qualora nell’erogazione di acqua ci si allontani dall’ottimo stagionale di 1471 m3/ha. E’ infatti sufficiente una variazione nell’erogazione di un 10% rispetto al quantitativo di acqua ottimale per avere variazioni nella P.L.V. di 1.000.000 di lire del 1986 per ettaro (ossia 882,57€/ha del 2008 supponendo il costo costante delle mele e un indice dei prezzi al consumo aumentato del 2,5% l’anno). | E’ stata condotta una ricerca sperimentale dal CER (consorzio di bonifica del canale emiliano romagnolo) sia su colture orticole che su colture arboree: a titolo esemplificativo, l’esperienza condotta dal CER su melo “cooper” dimostra chiaramente il decremento della P.L.V. (prodotto lordo vendibile) qualora nell’erogazione di acqua ci si allontani dall’ottimo stagionale di 1471 m3/ha. E’ infatti sufficiente una variazione nell’erogazione di un 10% rispetto al quantitativo di acqua ottimale per avere variazioni nella P.L.V. di 1.000.000 di lire del 1986 per ettaro (ossia 882,57€/ha del 2008 supponendo il costo costante delle mele e un indice dei prezzi al consumo aumentato del 2,5% l’anno). | ||
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Per quanto lo studio non sia recente, i risultati sono perfettamente applicabili oggigiorno e testimoniano un dato inconfutabile: variando, anche di poco, i valori della portata rispetto a quella ottimale (e quindi l’uniformità di erogazione) si hanno ripercussioni sulla produttività e quindi sulla redditività delle colture per l’azienda agricola. | Per quanto lo studio non sia recente, i risultati sono perfettamente applicabili oggigiorno e testimoniano un dato inconfutabile: variando, anche di poco, i valori della portata rispetto a quella ottimale (e quindi l’uniformità di erogazione) si hanno ripercussioni sulla produttività e quindi sulla redditività delle colture per l’azienda agricola. | ||
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